Città di Naro

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Ex Oratorio di Santa Barbara

Foto 51 - Antico prospettoLa sua fondazione risale al 1336 ed è attribuita alla Confraternita sotto lo stesso titolo, annessa al convento di San Francesco, dal quale ebbe un pezzo di terreno del suo orticello per erigervi l'oratorio.

Dell'esterno si ammira il portale d'ingresso, dove fanno spicco le colonne doppie a rilievo e l'architrave ornato di fini intarsi (foto 51).

La facciata in pietra da taglio tufacea a faccia vista, con cornici e riquadri nelle aperture, presenta un pregevole portale di conci di pietra di malta bianca in contrasto con il tufo arenario, che predomina nel prospetto e nell'architettura narese in genere.

Si presenta ad unica navata, modulata da pilastri addossati alle pareti laterali, da cui dipartono le arcate trasversali d'irrigidimento della volta a botte.

Internamente povera d'architetture, si presenta spoglia e priva di decorazioni.

Del suo ricco patrimonio artistico restano solamente una statua di legno dorato, a grandezza naturale, raffigurante Santa Barbara, vergine e martire, opera di scuola siciliana del 1500 (a), una statua lignea di San Giovanni Battista, opera della fine del 1400, una Madonna delle Grazie del 1479, opera di Giorgio da Milano, della scuola del Gagini, che fino al 1543 fu la Patrona della Città di Naro, tutte opere che si conservano nella chiesa di Santa Caterina.

Un tempo nella medesima aveva sede la Congregazione dei Cavalieri e, poi, dei contadini, ortolani ed artigiani (b).

Splendido oratorio fino ad alcuni anni fa, adesso è un salone parrocchiale in stato d'abbandono.

 

a) S. Pitruzzella, op. cit., pag. 89
b) Fra Saverio Cappuccino, op. cit.