Città di Naro

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TEATRALE: Estate Narese

Ogni anno l'Amministrazione Comunale, con il progetto Estate in città, propone, tra la metà di Luglio e la fine di Agosto, un ricco e vasto calendario di intrattenimenti culturali e ricreativi, per allietare le ferie degli emigrati, che tornano a Naro in vacanza, di chi resta in città e dei sempre più numerosi visitatori, richiamati anche dalle bellezze architettoniche e paesaggistiche di Naro.

Il programma, ogni anno sempre più vario, comprende una interessante rassegna di teatro dialettale, spettacoli musicali e di cabaret, discoteca all'aperto e varie manifestazioni sportive.

Ma il protagonista assoluto è sicuramente il teatro, dialettale e non, recitato nel suggestivo scenario della scalinata del Vecchio Duomo, meglio conosciuta come A scalunata (a).Il teatro è sempre stato protagonista indiscusso della vita culturale di Naro. Fin dal 1759 per opera del Dott. Paolo Castelli, insigne uomo di cultura, vengono rappresentate, con larga partecipazione di personaggi, scene del vecchio e nuovo testamento.

Nel 1807 ad opera del Dott. Calogero Marchese viene rappresentato lo spettacolo sacro il Mortorio di Cristo, come attesta Fra Saverio cappuccino. Il filone delle rappresentazioni sacre viene ripreso e rappresentato, con vivo successo, negli anni 30' dai Giovani della piccola filodrammatica narese, sia nel teatro comunale (b), sito nei locali a piano terra del Palazzo Comunale (oggi sede della Biblioteca Feliciana) che in tourné in vari paesi del circondario. Figura di spicco, poeta ed animatore della compagnia narese è stato Pietro Gueli Alletti (+21.03.1983), grande caricaturista della commedia dialettale. Di lui ci resta una raccolta di poesia in vernacolo Agru e Dungi. Altra figura di rilievo, nel campo del teatro dialettale narese, è stato Calogero Gueli Alletti (+20.07.1995),u zi Liddu per gli amici, allievo e nipote prediletto dello zio Pietro, che gli effuse la passione per il teatro. Fin dalla tenera età fu attratto dal teatro, tant'è che già a undici anni calcava le scene nell'opera Figli di Nessuno di Angelo Musco. Creò negli anni 70 la compagnia del "Teatro popolare", con cui portò in scena molte commedie dialettali e la sacra rappresentazione del Mortorio, in vari paesi della Sicilia. In seguito, negli anni 80, fondò il Teatro Dialettale di Naro, iniziando l'attività di regista.

Ora questa felice tradizione teatrale rivive e continua nell'Associazione culturale Calogero Gueli Alletti e nel Teatro Popolare Città di Naro, che opera nella nostra cittadina fin dal 1972 per iniziativa dei soci della filodrammatica Piccolo Teatro dei Giovani. Fu in occasione delle rappresentazioni della Settimana Santa del 1973, che la compagnia si istituì realizzando la tradizionale Via Crucis in personaggi. Le due compagnie portano ogni anno in scena varie commedie in dialetto, nella splendida cavea antistante l'antico Duomo Normanno, che in occasione dell'Estate Narese, si trasforma in un suggestivo teatro naturale all'aperto, ospitando per l'occasione altre compagnie teatrali anche nazionali, per la gioia di appassionati e di visitatori.

 

a) Naturale cavea di n. 156 scalini realizzata nel 700.
b) In tanti anni di attività il teatro comunale ospitò varie compagnie di prosa, fra cui quella di Rizzotto, Quintavalle ed Almirante ed il grande attore Flavio Andò, che in cartellone avevano Giulietta e Romeo, Amleto, il Padrone delle ferriere. Altre compagnie portarono sulle scene commedie come il Marchese del Grillo, Fra Diavolo, Capitan Fracassa.Cfr.S.Pitruzzella-Don Diego Calafato,op.cit.p.61.