Città di Naro

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La terza tappa

Poco più avanti, sempre in Via Dante, vi è la nostra terza tappa: la chiesa Madre e il Collegio dei Gesuiti, entrambi costruite tra 1610 e 1619 ca. per opera di padre Gaspare Paraninfo della Compagnia di Gesù.

In conseguenza del ‹‹Patto di Famiglia›› stipulato nel 1764 tra le famiglie regnanti dei Borboni di Francia, Spagna, Napoli e Parma, nel 1767 vi fu la prima espulsione dei Gesuiti dalla Sicilia; nel 1785 il collegio fu dato alle benedettine della SS. Annunziata per poi ritornare alla cura dei Gesuiti. L’impresa dei Mille testimoniò la soppressione delle corporazioni religiose, e quindi la seconda espulsione dei Gesuiti; per ciò e anche per la chiusura al culto del vecchio duomo Normanno, la chiesa di Gesù fu affidata al clero regolare, elevandosi alla dignità di chiesa Madre.

Ciò che rimane oggi del vecchio collegio gesuita è un portale d’ingresso che da accesso alla parte rimanente del chiostro, a sua volta adiacente alla chiesa.

La facciata della chiesa è stata più volte alterata; il suo completamento ha avuto luogo agli inizi del ‘900.L’interno è articolato in tre navate longitudinali intersecate da un transetto (braccio che interseca quello longitudinale), che dà luogo ad una falsa cupola.

Vicino all’ingresso, proveniente dal vecchio duomo, vi è la fonte battesimale (1424) in stile tardo gotico, l’autore è Nardo di Crepanzano; su essa è riprodotta la scena del battesimo e i dodici apostoli. La Sagrestia contiene un ampio armadio ligneo del 1725 (proveniente dal vecchio duomo), arricchito da statuine poste all’interno di nicchie e da colonne tortili. Esso fu realizzato da due artigiani di Agrigento: Gabriele Terranova e Giuseppe Cardilicchia.

Collocato sul terzo altare a sinistra vi è la tela dell’Annunciazione (1780) del Provenzani (foto a sinistra) portato dalla chiesa di SS. Salvatore, e a sua volta proveniente dal Monastero della SS. Annunziata.